Lampadine
Hanno sostanzialmente tre caratteristiche fondamentali, una di resa cromatica ed efficienza luminosa, una di influenzare l’estetica e la forma del lampadario o lampada, l’altra economica. La prima e la seconda ci permettono di ottenere una luce più o meno calda con differenti effetti sulla visione dei colori, la terza di gestione dell’energia e quindi i suoi costi.
In ogni lampadario o lampada queste tre caratteristiche sono differenti.
Le lampadine si possono classificare in quattro categorie:
- Incandescenza: le lampade tradizionali con attacco a vite E27 o E14. La loro efficienza e vicina a 10 lumen/watt e la loro durata nominale di circa 1000 ore. Sono particolarmente sensibili agli urti, si scaldano rapidamente, da evitare quindi durante il loro funzionamento, il contatto con mani od oggetti facilmente infiammabili. La tonalità di luce bianco calda e di 2700° Kelvin, accentua i colori rossi e sbiadisce quelli blu. Sono indicate per dirigere la luce a distanza (4-5 metri dal punto luce) e quando si vuole delimitare zone più o meno illuminate, creando ombre nette che fanno atmosfera.
- Incandescenza con alogeni: sono costruite con filamento in grado di resistere alle alte temperature e al loro interno contengono un gas (alogeno), capace di prevenire l’annerimento del filamento. La caratteristica che li distingue, sono la loro ridotta dimensione in rapporto alla loro alta potenza. Tra queste lampade ci sono anche le dicroiche, che grazie ad un riflettore in vetro trattato, disperde circa il 65% del calore verso il retro della lampada, insieme con una piccola percentuale di luce che conferisce alla lampadina una colorazione particolare.
- Fluorescenti: sono quelle lampadine che contenendo uno speciale gas, necessitano di un apposito circuito d’alimentazione elettronica che annulla l’effetto stroboscopio, aumenta l’efficienza, la durata media della lampadina e ne permette l’accensione istantanea. Da alcuni anni la gamma delle lampade fluorescenti, si è ampliata grazie all’introduzione nel mercato delle lampade compatte ad alimentazione elettronica integrata, di dimensioni molto simili alle normali lampadine ad incandescenza. Questo genere di lampadine, sono molto utili, quando si ha l’esigenza di creare tonalità differenti di luce (rosata e calda, azzurrata e fredda, morbida e diffusa), o per ridurre al massimo i consumi. L’impiego delle lampadine fluorescenti in questi anni si è notevolmente diffusa anche nell’illuminazione domestica.
- Lampadine a ioduri metallici: sono lampadine efficienti e di lunga durata, quasi come le fluorescenti, le loro dimensioni sono però più contenute, in sostanza quanto le alogene. Richiedono, però di un’apparecchiatura complessa per la loro accensione che impiega, per raggiungere il massimo livello d’efficienza, circa 5 minuti. Lo spegnimento volontario o accidentale richiede poi per la riaccensione, un tempo d’attesa relativamente lungo.
Per le loro caratteristiche, tra cui come per la fluoresceti di scegliere la tonalità, sono indicate per illuminazioni dirette e indirette di grandi aree commerciali o pubbliche, perché dotate un alto flusso luminoso in rapporto alla potenza assorbita.
Lampadari
Termine corretto per identificare il tradizionale lampadario a più bracci ma impropriamente usato per definire in modo generico tutti i tipi d’apparecchi d’illuminazione, che in base al loro tipo di montaggio possono essere a sospensione, a parete, da terra, da tavolo, da incasso o montati su sistemi a cavi o a binari.
Murano di Gallery
Lampadario tradizionale in vetro di murano.
Lampadario con le pale
Lampada la cui funzione non è solo quella di illuminare, ma anche quella di muovere con grazia l’aria di un ambiente, per avere un senso di freschezza. Negli ultimi anni se ne sono visti d’ogni tipo, solo alcuni hanno in ogni modo quella personalità tale che li ha resi celebri.
Sfera di Italexport
Lampadario con pale.
Lampade da terra
Sono la soluzione più semplice per illuminare qualsiasi locale. Si possono porre ovunque ci sia nelle vicinanze una presa di corrente, si possono facilmente spostare da un ambiente all’altro. Richiedono particolare attenzione nel dislocarle al fine di non essere d’ostacolo e d’intralcio.
Cadmo di Artemide
Lampada da terra.
Lampade da parete
Sono montabili sulle pareti verticali e hanno la caratteristica di rendere l’emissione di luce diffusa e indiretta o diffusa e diretta secondo le caratteristiche per cui sono state create. La luce che si ottiene ammorbidisce le ombre create da eventuali altre lampade con fissaggio a soffitto quali plafoniere e sospensioni. Ne deriva che parecchio dell’effetto luminoso di un ambiente è dovuto proprio all’utilizzo di questo tipo di apparecchio.Unico inconveniente la loro localizzazione va definita in fase di progetto.
Alkaid di Nemo-Cassina
Lampada da parete.
Lampade da tavolo
Lampada che trova il suo ideale utilizzo per illuminare aree ristrette di un ambiente, se già adeguatamente rischiarato da una luce generale e diffusa. Questo genere di lampada può essere di due tipi, uno decorativo con luce morbida e soffusa ideale per il relax, l’altro tecnico con luce concentrata e quasi puntiforme per illuminare piani di lavoro o per la lettura.
Tosca di Foscarini
Lampada da tavolo decorativa.
Tolomeo di Artemide
Lampada da tavolo tecnica.
Lampade da soffitto
Lampade il cui fissaggi è effettuato direttamente a soffitto. La distribuzione della luce in questo tipo d’apparecchiatura è a 180° quindi molto redditizia. La giusta collocazione di questi apparecchi richiede che i punti luce siano determinati (come per quelle da parete) in fase di progettazione dell’impianto elettrico.
Flex di Metallux
Lampada da soffitto.
Lampade da parete/soffitto
Lampade la cui collocazione può essere fatta sia su parete verticale che orizzontale (soffitto).
Quaris di Lirio - Philips
Lampada da parete/soffitto.
Lampade a sospensione
Lampade sospese al soffitto per mezzo di funi d’acciaio sottili e cavo elettrico a vista opportunamente sistemato, o con tubetti rigidi che in questo caso incorporano il cavo d’alimentazione. Essendo lampade sospese nell’aria, garantiscono una distribuzione di luce uniforme. La loro collocazione, come per altri apparecchi d’illuminazione, richiede che il punto sia determinato già in fase di progetto dell’impianto elettrico.
IceGlobe Semi Giant S di Lumen Center Italia
Lampada a sospensione.
Sono la soluzione più flessibile per avere differenti flussi luminosi in svariate zone di un ambiente. Possono essere a luce diffusa o puntiforme, possono essere accese contemporaneamente o separatamente e non richiedono particolari attenzioni in fase di progetto dell’impianto elettrico. Ne esistono di due tipi uno su binario l’altro più recente su cavi tesi.
Omnia Egg di Valenti
Lampada per sistema a fili.
Lampade a incasso
Lampade pensate per essere istallate nei controsoffitti e in taluni modelli anche nelle pareti verticali. Sono generalmente lampade con un costo relativamente basso visto la loro semplicità.
Ato di Microluce
Lampada da incasso a soffitto.
Orchestra di Luceplan
Lampada da incasso a parete.
Lampade pensate per utilizzo esterno; sono identificate con un grado di protezione alle intemperie ( esempio IP57 ) che ne determina la loro corretta collocazione. Si dividono in differenti tipologie: a palo, a parete, incassi carrabili o calpestabili.
Argo di BoLuce
Lampada per esterno a palo.
Brick di Surya
Lampada per esterno da parete.
Geo di BoLuce
Lampada da esterno incassata.
Sono così definite tutte quelle lampade e lampadari che per l’originalità e il loro design sono sempre attuali come, per citare qualche esempio, Arco e Toio di Flos, Eclisse e Tizio di Artemide, Daphine di Lumina, Costanza di Luceplan. Generalmente queste lampade, sono icone intramontabili, pezzi apprezzati e desiderati, disegnati e pensati dai più grandi designer quali Gino Sarfatti, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Tobia Scarpa, Vico Magistretti, Paolo Rizzato, Gio Ponti, Angelo Mangiarotti, Gae Aulenti, Mario Botta, Carlo Forcolini, Tommaso Cimini, Richard Sapper tanto per citarne alcuni.
Toio di Flos del 1962 Designer Achille e Pier Giacomo Castiglioni
Daphine di Lumina del 1975 Designer Tommaso Cimini
Termine usato per indicare quel genere di lampade da tavolo che per la loro dimensione e tipologia sono particolarmente adatte per l’utilizzo sui comodini della camera da letto, su piccole mensole e console, al fine di avere una luce particolare e soffusa in una zona determinata.
Iota di Nemo-Cassina - Lumetto
Sono due diverse misure del flusso luminoso, ma mentre il lumen è una misura assoluta della “quantità di luce”, il lux è una misura relativa di un’area. Così 1 lumen su un’area di 1 metro quadro corrisponde ad 1 lux, mentre lo stesso lumen concentrato in 1 centimetro quadro corrisponde a 10.000 lux.